Come aiutare l’ambiente con la refrigerazione industriale

refrigerazione industriale

Nella società odierna la tematica ecologica è ormai, giustamente, all’ordine del giorno: sono sempre di più le aziende o direttamente gli interi settori che volgono gli occhi a questo tipo di visione del mondo in fase di elaborazione e commercializzazione dei propri prodotti. Sia per quel che riguarda il privato, che per tutte quelle catene che si occupano del pubblico. Insomma, i principi green non si rivelano relativi soltanto a tutti quegli oggetti, strumenti, accessori che ci servono per i lavori domestici o la vita personale. È importante anche la spinta delle industrie, degli uffici, delle PMI verso questo pensiero.

Sembra difficile da credere forse, di primo acchito, ma anche aziende produttrici di strumenti che con l’ambiente sembrano davvero avere poco in comune stanno invece in questi anni abbracciando la causa. Un esempio su tutti è quello dei sistemi di refrigerazione: proprio questi, volti a creare una naturalità fittizia in qualche modo, si rivelano attenti alla questione. Come? Andiamo a scoprirlo.

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Cosa sono i sistemi di refrigerazione

Partiamo dal principio, con la pure definizione di sistema di refrigerazione: con questi termini si intendono tutti quegli strumenti che consentono l’abbassamento della temperatura di un locale al di sotto della temperatura ambiente. Il settore è ormai fortemente settorializzato, ed esistono sistemi di refrigerazione davvero adatti a ogni evenienza. La principale differenza vede separati quelli domestici e quelli industriali; di questa seconda categoria fanno poi parte un insieme di diversi gruppi: condizionatori industriali, sistemi di pressurizzazione, refrigeratori di fluido industriali, raffreddatori aria-liquido industriali i principali.

I professionisti del settore come Refrind sono in grado di dimostrare nella pratica la fondamentale utilità degli strumenti che compaiono in ognuna delle categorie citate. Prendendo ad esempio quella dei refrigeratori di fluido industriale, si noterà un’ulteriore differenziazione tra refrigeratori compatti, quelli per laser, i macchinari per olio e quelli dedicati alle macchine utensili. Questi ultimi per esempio, anche in questo caso comprensivi di più tipologie di strumenti adatte ogni volta a sistemi o esigenze differenti, sono in grado di generare fattori che portano ad una sicurezza delle condizioni di temperatura nei processi di lavorazione.

Il mondo degli impianti di gestione del freddo è insomma vasto e variegato, e sostanzialmente volto ad abbassare e successivamente regolare la temperatura, in modo da raffreddare l’ambiente nel quale sono posti (interno o esterno) ma mantenendo sempre un giusto equilibrio. Nei vari modi in cui questo procedimento si rivela possibile. Passiamo adesso però all’aspetto più interessante di tutta questa gamma di strumenti, quello che li lega al fattore ecologico. Come è possibile aiutare l’ambiente con la refrigerazione industriale?

In che modo aiutano l’ambiente?

Le motivazioni per le quali un’azienda dovrebbe utilizzare un refrigeratore industriale sono principalmente due, di egual importanza. La prima è certamente legata all’efficacia della lavorazione: un elemento che deve svolgersi in condizioni protette e controllate e che di conseguenza questi strumenti garantiscono al meglio, grazie alle loro proprietà peculiari.

Il secondo aspetto invece è quello che, tra le conseguenze, ha anche un impatto positivo sull’ambiente. E consiste di per sé nel vantaggio che questi strumenti portano all’industria garantendo ai macchinari e agli impianti una vita decisamente più lunga piuttosto che in loro assenza. Si capisce come in primo luogo questo sia un vantaggio per l’azienda in termini economici, che porta ad una manutenzione inferiore ma soprattutto alla necessità di cambiare tutti i macchinari in questione con una frequenza decisamente minore.

Ma a ben vedere, quest’ultimo è anche un elemento di importanza fondamentale per quanto riguarda l’ambiente: posticipare o diluire il ricambio di tutta una catena di macchinari significa intanto una (seppur lieve) minore emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera, non essendo le macchine surriscaldate e chiamate a sforzi eccessivi. Ma, poi, anche dover smaltire una serie di materiali – solitamente di smaltimento complesso, oltretutto – con inferiore frequenza. E questo fenomeno, se condiviso da una quantità significativa di aziende e analizzato sulla lunga portata, in termini di anni, non può che registrare un impatto più che positivo sull’inquinamento globale.